L'intervento riguarda la realizzazione di un nuovo complesso scolastico contenente sia classi della scuola elementare che classi della scuola materna. La scuola ospiterà alunni da diverse località del territorio, e ciò rappresenterà di per sé motivo di confronto, di scambio e di crescita dei piccoli fruitore. Il bando di concorso prevede lo studio sia del masterplan dell'area, che il progetto architettonico della scuola. Il masterplan di progetto prevede quindi di inserire la scuola in un ampio parco dedicato ai soft sport. Vengono quindi previsti diversi spazi e/o attrezzature che possano essere usati in autonomia dalla cittadinanza, senza la necessaria organizzazione in società sportive.
Il concept della scuola è di per sé molto semplice: gli spazi didattici si raggruppano intorno ad uno spazio comune, che funge sia da distribuzione che da spazio dedicato alla vita sociale.
L’elemento che più viene utilizzato per la progettazione della scuola è la luce. Interiormente, la scuola è infatti caratterizzata dalle due grandi agorà che sono studiate per essere letteralmente riempite di luce. Gli spazi didattici, anche se completamente vetrati, presentano, una attenta modulazione della luce attraverso degli elementi frangisole verticali esterni. Questi frangisole in legno caratterizzano l’immagine esterna della scuola che avvolgono completamente creando una immagine unitaria e molto dinamica. Nelle agorà si svolgono tutte le funzioni sociali e distributive. Infatti, l’elemento “corridoio” tipico dell’edificio scolastico viene completamente eliminato in favore di una distribuzione più fluida e apparentemente disordinata, ma che favorisce lo scambio, gli incontri e quindi la socialità dei bambini. Fungono infatti anche da spazi per rappresentazioni, da auditorium, da refettorio, da spazio per i concerti, per piccole mostre, da sala da ballo, da spazio per la ricreazione nei periodo invernali… tutte funzioni che creano un forte senso di appartenenza alla scuola e alla comunità.
Intorno all’agorà si raggruppano le cellule didattiche. Infine, non si può parlare di vere e proprie aule in senso stretto, in quanto sono state studiate delle cellule costituite da 3 spazi, di cui due “aule” e uno spazio ibrido, laboratorio / aula di sostegno / spazio gioco.